Sulla pagina facebook del Ministro della giustizia, on. avv. Alfonso Bonafede, è stato diffuso un video, montato con immagini e musica, che ritrae l’arrivo in Italia del terrorista Cesare Battisti.
La qualità della produzione “cinematografica” è pessima e cede alla frenesia della “propaganda” alla quale i nuovi politici del cambiamento ci hanno abituati. Ma non è questo il punto.
Il punto è che l'articolo 114 comma 6 bis del c.p.p. dispone: <<è vietata la pubblicazione dell'immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre la stessa si trova sottoposta all'uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica, salvo che la persona vi consenta>>.
Ora, comprenderete che se un Ministro della giustizia non osserva una norma del codice di procedura penale, cedendo alla vanità della ribalta, si pone un problema politico.
Se infatti l'estradizione di Cesare Battisti va a merito dei servizi di intelligence e delle forze di polizia, e la politica non c’entra nulla, al contrario, l’inosservanza di regole e norme di legge da parte di un Ministro è un problema politico.
Questa, al fondo, è la questione che sullo show di ieri a Ciampino viene offerta al dibattito pubblico.
Il resto è… noia!