sabato 24 ottobre 2020

Foro e Giurisprudenza: Caro Ministro ti scrivo ... così mi distraggo un p...

Con la rubrica “ Caro Ministro ti scrivo ” -  sei domande a Gian Domenico  Caiazza , Presidente dell'Unione delle Camere Penali Italiane sei domande a Gian Domenico Caiazza, Presidente dell'Unione delle Camere Penali Italiane - inauguriamo la sezione "Foro" del sito Foro e Giurisprudenza della Camera Penale di Trapani.
Prossimamente seguiranno altre pubblicazioni della sezione Foro del blog ("Caro Giudice ti scrivo", "Caro PM ti scrivo", "Caro Avvocato ti scrivo", "Caro Collega ti scrivo", "Caro Cancelliere ti scrivo").


sabato 17 ottobre 2020

La gogna giudiziaria


Ancora tu...ma non dovevamo vederci più?


Ancora tu?”: la velina che viola la riservatezza delle informazioni giudiziarie e veicola alla stampa una notizia prima che la sappiano i legittimi destinatari, indagato e difensore.
Ma non dovevamo vederci più”?: così ci eravamo detti pochi mesi fa quando si erano spettacolarizzati gli arresti, con gli indagati mostrati al pubblico ludibrio nel momento della restrizione (Link al documento → Il Rispetto della dignità umana) o quando si era canalizzata alla stampa una notizia falsa (Link al documento →Quando il giornalismo diventa macchina del fango).
Ancora tu, non mi sorprende, lo sai?”: il gioco è vecchio e ormai noto a tutti: creare consenso su un’indagine, condizionare l’opinione pubblica e il giudice naturale, accrescere la visibilità di chi, in violazione della legge, rivela la notizia.
Sei ancora tu, l'incorreggibile” frenesia di cercare la ribalta mediatica anziché la serietà silenziosa del lavoro quotidiano.
A noi non ci scappa da ridere”, perché tuteliamo i diritti del cittadino tritato dalla gogna mediatica. E ti diciamo, una volta per tutte: “basta! Basta così, che non ci scappa da ridere”

Il Direttivo della Camera Penale di Trapani 

Scarica il documento del direttivo al linkLa gogna giudiziaria

venerdì 9 ottobre 2020

Dell'ipocrisia (intorno al caso Palamara)


Luca Palamara
, già Presidente dell’ANM e Consigliere del CSM è stato “rimosso dall’ordine giudiziario”.

La vicenda è nota ai più e divenne nota lo scorso anno quando, a mezzo stampa, vennero pubblicate le intercettazioni di un incontro presso un hotel romano. Tema dell’incontro: la nomina dei procuratori di Roma e Perugia. Partecipanti: Palamara e altri consiglieri del CSM oltre ai politici Lotti e Ferri.

Non vogliamo riflettere sul merito della vicenda: lo faremo, come si dice, frigido patacoque animo.
Vogliamo tirarci fuori da questo gioco ipocrita che individua nel solo Palamara l’origine di tutti i mali. Il “sistema Palamara” era noto a tutti e da anni era denunciato dai penalisti italiani. Esso “vive e lotta” ancora in mezzo a noi. Il sistema ha semplicemente visto in Palamara il più bravo tra tutti a fungere da camera di compensazione di istanze, ambizioni e aspettative di molti, moltissimi magistrati. Sia chiaro: tutti preparati, perbene e legittimati a chiedere il riconoscimento al quale ambivano, ma che hanno trovato, ieri in Palamara e domani in chissà chi, il soggetto capace di assecondare le loro legittime aspirazioni.
Non intendiamo dunque infierire sull’uomo Palamara: ha sbagliato, è certo; ma ha diritto ad un nuovo inizio senza subire la gogna dei finti moralisti che puntano l’indice contro di lui, dopo aver utilizzato quell’indice per scrivergli messaggi whatsapp.
Vogliamo, invece, riflettere su due parole e sul loro significato etimologico: rimosso dall’ordine.
Rimosso: allontanato dalla sua carica per punizione. Insomma, cacciato ma non solo, poiché il pensiero corre all’aggettivo utilizzato in psicoanalisi (un ricordo rimosso, ad esempio). 
Ordine giudiziario: un ordine, un potere dello Stato, “amministrato” da un organo costituzionale a nomina parzialmente politica (1/3) e per la rimanenza a nomina degli stessi “amministrati”. Solo gli sciocchi e gli ipocriti si stupirebbero di apprendere che, in quella sede, si media. E solo costoro proverebbero finto stupore nell’apprendere che un posto ministeriale, qual è quello di Procuratore di Roma, non sia, giustamente diciamo noi, oggetto di mediazione politica.
Ma il punto è un altro e viene taciuto o dimenticato a bella posta nel dibattito.
Il punto è che quell’ordine, anzi di quell’ordine, fanno parte sia magistrati giudicanti sia magistrati inquirenti, con quest’ultimi capaci di “contare” molto di più all’interno dell’organo che gestisce il “potere giudiziario”.
E allora denunciamola l’ipocrisia di un sistema che considera uniti l’uomo che giudica e l’uomo che accusa.
Denunciamo che il processo penale mai potrà essere equilibrato finché ci sarà quest’ordine comune
Ricordiamo che in Parlamento pende un progetto di legge presentato dai sovrani: i cittadini italiani.
Ricordiamo che i nostri rappresentanti, anziché occuparsi di un’istanza che viene da chi è sovrano (il popolo), sono in tutt’altre faccende affaccendati, magari ad inseguire inutili dibattiti televisivi e ribalte social.


Finiamola!
Finiamola con l’ipocrisia italiana del “chiagne e fotte”!
Qui non siamo in una seduta psicoanalitica collettiva; non abbiamo nessun ricordo da rimuovere.
Abbiamo il dovere di essere.
Siamo seri, almeno per una volta nella nostra storia!

Scarica il documento completo del Direttivo di Camera Penale di Trapani al link 👉 Documento del Direttivo di CpTp

lunedì 5 ottobre 2020

Foro e Giurisprudenza CpTp - sito di raccolta giurisprudenziale della Camera Penale di Trapani

La Camera Penale dì Trapani ha ora il suo sito di raccolta dei precedenti giurisprudenziali, curato dal Collega Daniele Livreri.



Per accedere al nuovo sito vi sono due possibilità:
1. dal sito della Camera penale di Trapani (Camera Penale di Trapani) si può agevolmente cliccare sul link Foro e Giurisprudenza CpTp (a destra del sito) e accedere ai contenuti della raccolta giurisprudenziale;
2. In alternativa è possibile effettuare l’accesso dal sito della raccolta all’indirizzo Foro e Giurisprudenza CpTp.

Seguire le pubblicazioni giurisprudenziali del sito di raccolta giurisprudenziale della Camera penale di Trapani è semplicissimo:
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