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lunedì 3 ottobre 2022



[Pubblichiamo il testo, e in calce il link video, dell’intervento del Presidente di CP Trapani, Marco Siragusa, al Congresso straordinario di UCPI “La Giustizia oltre il populismo”, Pescara 30/9-2/10/22].

Un congresso straordinario per due ragioni.
Intanto perché lo è, e non avrebbe dovuto esserlo: siamo fortunati, a meno che qualcuno alzi la mano e dica che aveva scommesso sulle elezioni a settembre. Questa situazione ci dà un vantaggio che dobbiamo cogliere: avere una Giunta politicamente capace e in carica mentre non si sa cosa ci riserva il prossimo futuro.
Dobbiamo cogliere il vantaggio perché hanno ragione Oliviero Mazza e Antonella Marandola: questa è la riforma della dottrina Bonafede “temperata”: il processo inizia con le indagini e si conclude con la condanna, prima della quale lo Stato offre l’ignominia riparativa pre-processuale (il temperamento dell’inquisizione).
Parafrasando il titolo del congresso, domani ci attende la “Giustizia [e in]oltre il populismo,” che in altra forma vive e prolifera ancòra. E credo che stamane ne abbiamo avuto conferma nella sessione con i responsabili giustizia dei “partiti”: chi viene a dirsi d’accordo con la separazione è maggioranza parlamentare, e lo è ben oltre il centrodestra. Che la faccia!
Dobbiamo cogliere la fortuna che abbiamo avuto perché Anm sfrutta meglio di noi la sua vicinanza con la politica; ora sfrutta il virus populista, ora esercita la leva del potere giudiziario.
In entrambi i casi coltiva sempre il suo statuto di processo penale, mai accantonato: rimane solo l’eliminazione del divieto di reformatio in pejus. E temo otterrà anche quello coi fuori ruolo legislatori, sfruttando la rendita di posizione di un sistema squilibrato nei poteri dello Stato.
Saprà il nuovo governo essere così abile da affrancarsi o abbandonerà l’agenda giustizia?
Lo scopriremo molto presto, sin dal nome del prossimo Ministro di giustizia!
Questo congresso è straordinario anche per un’altra ragione.
A mia memoria non c’è mai stato uno straordinario pre-ordinario così consapevole delle difficoltà che ci aspettano come associazione politica.
E qui vanno riconosciuti i meriti di chi ha ricomposto l'unità.
I meriti di Gian Domenico Caiazza e della sua Giunta e quelli di Roberto D’Errico e del suo metodo nel condurre il Consiglio delle Camere Penali.
Un metodo fatto di condivisione e di lavoro, fondato sul merito e sui valori.
Un metodo che ha abbandonato logiche di esclusione e che ci ha avvicinati, ci ha nuovamente uniti. Non mi pare poco, e lo dice chi ha pagato in prima persona.
L’Unione - storicamente - è stato un luogo di confronto vivace, anche polemico talvolta, ma unito “nei” e “dai” valori. Senza convenzioni escludenti.
Ma io non posso prendere la parola al primo congresso di UCPI senza Domenico Battista.
E Domenico - con il quale qui dentro non c’è nessuno che non abbia polemizzato e anche litigato - è l’essenza di quel che è stata la nostra associazione.
Ed è grazie a chi come lui s’è speso con generosità e senza alcun fine diverso dall’ideale di libertà e di difesa dei diritti se siamo diventati altro, cioè un soggetto più politico di quello che eravamo già. Ciao Domenico e grazie!
Come dicevo la vera straordinarietà di questo congresso sta nel clima consapevole che si respira. Ne abbiamo avuta dimostrazione con la “questione mozioni” e con la soluzione che è stata trovata.
Ne abbiamo avuta conferma anche nelle parole del presidente Caiazza.
Noi abbiamo un’occasione unica che non possiamo lasciarci sfuggire: sfruttare la fortunata coincidenza del tempo e costruire secondo unità con i valori che ci hanno sempre caratterizzato. Primo fra tutti l’onore al merito.
Se sapremo sfruttare l’occasione tenendo fede ai nostri valori, avremo qualche freccia in più nel nostro arco in una sfida che mai come nel prossimo futuro sarà difficilissima
Lunga vita !
Al link, da minuto 55:30, è possibile ascoltare l’intervento al link