Ascolta l’intervista al link
Esistono rilevamenti sui costi complessivi della giustizia (rid, ingiusta detenzione, legge Pinto)?
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Esistono rilevamenti sui costi complessivi della giustizia (rid, ingiusta detenzione, legge Pinto)?
<<Le sconfitte permangono a lungo nei rimorsi e nelle sofferenze di ogni avvocato. Fanno parte della sua esperienza, della sua formazione, persino del suo amore per la toga.
Nessuna sconfitta si addebita solo al giudice, abbiamo sempre dubbi sulle nostre strategie, sugli approfondimenti in fatto e in diritto, sulla nostra prontezza, sullo scrupolo, sull’efficacia della discussione finale.
Il nostro non è un mestiere che si insegna, è un mestiere che si impara.
Si impara battendosi contro gli errori, le ingiustizie, le angherie, a volta le meschinità.
Si impara indignandosi di ogni sopruso giudiziario, da chiunque provenga.
Si impara nelle notti insonni, nei tumulti delle nostre angosce.
Si impara soffrendo con i nostri assistiti, scusandoci con loro dei misfatti del sistema giudiziario e di chi lo gestisce.
Si impara coltivando una fede doverosa e irragionevole nella Giustizia.
Si impara tremando nell’indossare la toga, sentendoci penetrati dalla sua malia.
Si impara osservando all’opera - se possibile - i Maestri dell’Avvocatura, studiandone le mosse, cercando di emularli, illudendoci di capire il loro ingegno.
Si impara ringraziando i nostri Padri per aver custodito e tramandato l’incantevole seduzione della Difesa>>
Quattro anni fa, durante l'omelia funebre nella Cattedrale di Ortigia, il fratello di Ettore, il collega Giovanni Randazzo, lo ha ricordato così: “Ettore ci ha insegnato tre cose: la capacità di sognare, il talento nel saper realizzare, la voglia di lottare per migliorare“.
Ciao Ettore, vincili tutti i processi, lì dove c’e giustizia
Su Foro e Giurisprudenza, blog giuridico della nostra Camera Penale, ci stiamo occupando, ormai da mesi, delle inefficienze di quella che abbiamo definito “la faccenda telematica”.
Lo abbiamo sin qui fatto con spirito costruttivo e talvolta divulgativo. Altre volte con spirito critico, denunciando le “follie burocratiche” destinate ad incidere sui diritti di difesa e, in generale, sul buon andamento della giustizia penale.
Abbiamo proclamato lo stato di agitazione per le ragioni che potete leggere al link.
Abbiamo anche dato atto degli interventi locali che, ispirati al buon senso, hanno cercato di arginare le “circolari” romane che sembrano scritte per il pianeta Marte.
Nei prossimi giorni ci occuperemo della norma processuale dimenticata, con un arguto contributo dell’avvocato Carmelo Passanisi.
Oggi, intanto, diamo notizia della continua opera di supplenza alla quale sono onerate le periferie dell’Impero.
La Procura di Trapani, con il provvedimento al link, ha ad esempio posto rimedio alle “dimenticanze romane” in tema di “accesso al fascicolo del PM” da parte della persona offesa dai reati di maltrattamenti e atti persecutori.
Diamo notizia del provvedimento e concludiamo con una domanda: quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?
<<Il deposito dell’atto in parola, dopo l’aggiornamento, sarà gestito allo stato in modo differente dal deposito della nomina nella fase successiva all’avviso di cui all’articolo 415 bis cpp. In particolare:
• l’avvocato deve allegare all’atto di nomina un documento definito “atto abilitante”, cui non è necessario apporre la firma digitale, da cui risulti la conoscenza dell’esistenza di un procedimento a carico del proprio assistito o nel quale il soggetto difeso sia parte offesa. Nel campo oggetto il medesimo difensore descriverà la tipologia dell’atto abilitante (ad esempio certificato ex articolo 335 cpp);
• prima dell’avviso 415 bis cpp potrà essere depositata la sola nomina, o eventualmente la revoca o la rinuncia, ma non anche (contestualmente o meno) altri atti difensivi;
• l’operatore della Procura, al momento dell’accettazione, ricevuta la segnalazione della mancanza dell’avviso 415 bis cpp, e potrà accettare l’atto di nomina dopo aver verificato che l’atto abilitante prodotto dall’avvocato sia presente e idoneo>>
Cari Burocrati Ministeriali,
Ora basta!
Ve lo diciamo in italiano, nella lingua maltrattata dai vostri provvedimenti in burocratese.
Non passa giorno che dal Ministero non emaniate circolari, manuali e novità sulla faccenda telematica.
Non siamo Amish del processo; stiamo sul pezzo, come si dice; ci aggiorniamo; pubblichiamo le novità e le divulghiamo con il nostro blog giuridico.
In somma: non abbiamo posizioni preconcette!
Ma siamo avvocati e difendiamo i cittadini accusati dal vostro datore di lavoro. Abbiamo il dovere di occuparci dei processi e non possiamo preoccuparci di inseguire le vostre dissertazioni “circolari” sul nulla ... telematico.
La faccenda sta in questi termini:
- il sistema non funziona;
- il capitale umano non lo ha compreso/recepito perché non è stato istruito né aggiornato;
- i processi vivono di scadenze;
- la pandemia è la scusa per accrescere il vostro potere di burocrati condizionante la politica.
Dunque ecco quel che faremo:
1. dichiariamo lo stato di agitazione e riserviamo alla nostra prossima assemblea l’adozione di ulteriori forme di protesta;
2. invitiamo i soci e i colleghi a depositare cartaceamente anche quel che voi avete deciso “di telematicizzare” con imperio e con provvedimenti di dubbia legittimità;
3. Da domani, invitiamo i colleghi a:
* far accedere di persona gli assistiti a Palazzo di giustizia per depositare nomine, denunce, querele e tutto ciò che la parte può depositare in forma cartacea;
* ad astenersi dall’utilizzo del portale e delle pec fino a quando il sistema non sarà funzionante, effettivamente utile e innovativo;
* a denunciare i ritardi, le omissioni, i rifiuti e le inefficienze che quotidianamente si registrano in tutta Italia.
Se non è chiaro così, restiamo disponibili a scriverlo in burocratese ...
[Il Direttivo]
La Procura della Repubblica di Trapani comunica l'attivazione del servizio portale deposito atti telematici per gli atti consentiti giusta DM 13 gennaio 2021, in vigore dal 6 febbraio 2021.
Sul blog Foro e Giurisprudenza della Camera Penale di Trapani, abbiamo provato a far chiarezza.
Al link trovate tutte le indicazioni utili e i rimandi ipertestuali ai vari contributi.
Ci eravamo già occupati delle novità introdotte dal Decreto del Ministro Bonafede - uno dei suoi ultimi atti al Dicastero di via Arenula - segnalando che dal 6 febbraio le opposizioni ex art. 410 c.p.p. dovranno essere inviate sul portale dei depositi atti penali e non più inviati a mezzo pec (qui il commento: Attenzione: novità sul deposito telematico delle opposizioni ex art. 410 cpp - Il Ministro Bonafede, con decreto, cambia la legge).
Ci eravamo anche occupati della proroga della normativa eccezionale al 30 aprile 2021 (qui il commento) e delle linee guida del Primo Presidente della Corte di Cassazione per colmare il vuoto normativo nel periodo dall'1 all'8 febbraio 2021 (qui il commento).
Avevamo inoltre affrontato il nodo politico delle "riformette" proposte dal Governo Conte II con il piano Next generation (qui il commento di Marco Siragusa e qui quello di Daniele Livreri).
Ne abbiamo parlato con Iuslaw web Radio. Al link l'intervista